Adoro le piante, ma se sono “utili” mi piacciono ancora di più.
Avere piante aromatiche da “gustare”, ripaga pienamente il tempo e le cure dedicategli.
L’ultima sfida in fatto di “spezie” è iniziata la scorsa primavera, quando ho acquistato la mia prima piantina di origano a Salus Erbe, una nota fiera di Saludecio della mia provincia. L’ho sistemata in una fioriera che già ospitava una pianta di rosmarino e una di salvia, incoraggiata dal venditore che mi ha detto le seguenti parole: “se non è morta la salvia dopo 3 anni, allora starà bene anche lui”. Perfetto, avevo giusto uno spazietto libero..
L’origano (Origanum) è una pianta aromatica, una delle più utilizzate nella cucina mediterranea, ed ha molte proprietà terapeutiche tra cui analgesico e antisettico, ed è utilizzato anche come antinfiammatorio.
In estate, la pianta di origano ha goduto di sole diretto per mezza giornata, è cresciuta e mi ha regalato tantissimi fiori bianchi. Verso settembre, ho tagliato tutti i fiori, e prima del freddo ho tagliato i lunghi rami che erano cresciuti, tagliandoli a 2 – 3 cm da terra. Così facendo, è rimasto un bel tappetino di origano verde, anche carino da vedere, che è rimasto così nonostante gelate, pioggia, vento da mare, ecc.
Con i rami, ho fatto un mazzetto che ho poi legato ed appeso a testa in giù, in quanto gli olii presenti all’interno dei rami sarebbero defluiti verso le foglie. Oggi, dopo 4 mesi ho ritenuto che fosse arrivato il momento di dirasparlo; infatti le foglie erano belle secche, e si sono staccate con facilità.
Dal mio mazzetto di origano ho raccolto circa 40 grammi di bontà, pronta da usare, e che non vedo l’ora di assaggiare!!! Ora non mi resta che attendere la bella stagione per rivedere la pianta con nuovi rami e nuovi fiori!!
Questa è stata la mia esperienza con la pianta di origano, e voi? Mi raccontate la vostra?